OPINIONI

I NUOVI FASCISTI ANTIFASCISTI

Io lo chiamo fascismo di sinistra, totalitario ed antidemocratico, che eccita l’animo di parecchi finti partigiani che debbono giustificare una vana caccia alle streghe

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I nuovi fascisti antifascisti, i vecchi signori del “no a destra” sempre e comunque, che troppo spesso pretendono la cancellazione violenta di chi non appartiene alla parte ritenuta da loro “giusta o esatta”.

Uomini dalla memoria troppo corta che pretendono che la Storia debba essere rievocata solo a loro gradimento, che orgogliosamente giustificano i loro cosiddetti “buoni” per ogni atrocità e delinquenza commessa nel corso della storia.

Nel nostro Paese la sinistra si mobilita con proteste e cortei per dei luoghi dedicati ad un grande politico quale era Giorgio Almirante, mentre tace per quelle intitolate a Palmiro Togliatti o, meglio ancora, a Stalin e Lenin, dittatori e carnefici del regime comunista.

La stessa Anpi non ha accettato l’intitolazione di una via alla memoria di Giuseppina Ghersi violentata ed uccisa a 13 anni dai partigiani poiché figlia di fascisti. La stessa associazione che, con uno sterile revisionismo di sinistra, definisce un falso storico l’esistenza delle foibe.

Io lo chiamo fascismo di sinistra, totalitario ed antidemocratico, che eccita l’animo di parecchi finti partigiani che debbono giustificare una vana caccia alle streghe. Il regime fascista non è più una minaccia, è morto e sepolto, l’Italia è andata avanti riemergendo dalle ceneri dei suoi stessi errori. Questi arrabbiati dovrebbero invece concentrarsi più verso la finta e venerata democrazia di sinistra, che al dibattito preferisce la violenza e istiga comportamenti offensivi alla libertà. Questo cartello ne è l’esempio.

Come direbbe Giorgio Almirante “Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire, perché questo è il segno della vittoria”.

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